Caiazzo,
14 Febbraio 2017
Lettera aperta al Sindaco e alla Giunta Comunale sulla condivisione del PUC
Egr. Sig. Sindaco e membri
della Giunta Comunale,
come più volte ribadito
anche prima delle mie dimissioni da Assessore all’Urbanistica (Settembre 2016) ho
sempre invocato la necessità di intraprendere l’iter di adozione del P.U.C. attraverso la massima partecipazione di tutta la cittadinanza.
Su tal punto tutti sembrano essere stati sempre d'accordo ma, ad oggi, non posso che registrare come questo percorso di
confronto non sia stato ancora concretamente
avviato.
In effetti pare che
ancora non siano stati esposti gli indirizzi programmatici al Tecnico comunale e
tanto ciò neanche all'indomani della conclusa procedura selettiva per l’affidamento
degli incarichi ai progettisti e professionisti di settore.
E intanto il tempo
passa e la scadenza di Luglio 2017 è praticamente alle porte, dopodiché decadrà anche il Piano di
Fabbricazione.
Allora questo è il
momento di incontrarci tutti e decidere quale sviluppo e quale impulso vogliamo
dare alla nostra Caiazzo nel momento della scelta amministrativa e
programmatica più delicata che un’avventura politica possa affrontare.
Fare gli incontri con tutta
la cittadinanza vuol dire far emergere le migliori vocazioni territoriali
possibili perché tutto ciò che confluirà nel PUC detterà lo sviluppo della
nostra cittadina per decenni e tutto quello che non si farà alla luce del sole
rischierà di diventare interesse occulto che cerca in ogni modo di insidiarsi e di affermare anche ciò che non
dovrebbe essere considerato.
Oggi possiamo, anzi dobbiamo
decidere se vogliamo svoltare con la valorizzazione delle eccellenze
enogastronomiche privilegiando le scelte speculari all’agricoltura d’eccellenza
o se vogliamo (Dio ne scansi) cedere alla speculazione edilizia fine a se
stessa. Se vogliamo valorizzare i borghi rurali delle Frazioni o lasciarli
implodere su se stessi. Se volgiamo individuare dove meglio poter allocare le zone
produttive e le specifiche infrastrutture o se ci vogliamo affidare
alla lotteria del caso, o meglio, del caos, che diventa inevitabilmente matrice di scelleratezze
degne di una roulette russa. Se vogliamo privilegiare uno sviluppo edilizio e residenziale che sia pienamente compatibile con le esigenze
paesaggistiche e storiche che Caiazzo reclama o se vogliamo andare alla "buona" e arrecare così danni irreversibili.
Se insomma vogliamo
rendere Caiazzo ancora più bella, vivibile e viva o se volgiamo lasciare una impronta
scialba e incolore, sicuramente inadeguata allo splendore di questi posti che
abbiamo ereditato dai nostri antenati e che così non avremo l’onore di
salvaguardare.
Non so perché ancora
nulla pare muoversi, neanche dall’ultimo Consiglio Comunale del 27 Dicembre scorso,
dove alle mie reiterate richieste di partecipazione mi fu risposto dalla Maggioranza di "Caiazzo Bene Comune" che a breve si sarebbe appunto tenuto un primo incontro pubblico per (finalmente) partire tutti assieme nell’adozione delle migliori prospettazioni urbanistiche possibili.
Però anche a quasi due mesi da quel Consiglio Comunale ad oggi nulla è stato
programmato o quantomeno comunicato.
Allora non attendiamo più,
iniziamo a parlare di PUC con tutti i cittadini e con le realtà economiche e
sociali che rendono la nostra città sempre straordinaria, sempre più Caiazzo. Anche
se partiremo da posizioni differenti e contrastanti sapremo superare ogni divergenza se anteporremo ad ogni singolo interesse l’amore che proviamo per la nostra meravigliosa Città.
Io credo che, almeno nel caso PUC siamo
ancora in tempo ma bisogna rompere gli indugi ed iniziare a volare alto.
Attendere oltre
significherà sprecare un’altra straordinaria occasione di crescita comune e
collettiva.
Avv. Giovanni
Mastroianni
Consigliere Comunale
Indipendente
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